Da Repubblica.it del 18 Ottobre 2008 di Aldo Fontanarosa
"Una regola non scritta vuole che i telegiornali assegnino un terzo del tempo ai partiti della maggioranza, un terzo a quelli di minoranza e un terzo infine al governo in carica. Questa divisione è spesso elusa. Ecco alcuni esempi significativi. Prendiamo le edizioni principali dei telegiornali, quelle che richiamano il maggior numero di ascoltatori. E prendiamo anche il "tempo di antenna". Somma le parole del giornalista - che introduce un tema o un politico - alle parole del politico. A maggio, Studio Aperto dedica il 42,27% dello spazio al governo e un altro 18,22% al presidente del Consiglio. Al Tg5, il 28% è per Palazzo Chigi e un altro 15 per il premier. Il mese successivo - a giugno - Palazzo Chigi e premier superano quota 50%, sempre al Tg5."