mercoledì, maggio 16, 2007

Petizione per salvare Prezzemolo

Sul forum di Comicus (http://www.comicus.it) apprendo la notizia della chiusura di Prezzemolo, la testata fumetti creata sul personaggio mascotte del parco divertimenti di Gardaland. Io l'ho firmata.
NOn sono una lettrice di Prezzemolo è vero, però è un fumetto che so essere di buona qualità e curato da 10 anni e che da lavoro a parecchie persone nonchè giovani che si affacciano al mondo del fumetto. E' una testata che vende e non è giusto chiuderla. Quindi per solidarietà professionale nei confronti degli autori, giro anche a voi il testo trovato sul blog di Medda in cui viene spiegata meglio la situazione e in cui potrete trovar il link per firmare la petizione.

Nel 2007 il parco divertimenti di Gardaland cambia proprietario. La nuova proprietà è l’inglese Merlin, e una delle prime decisioni che prende è eliminare l’albo a fumetti sulla mascotte di Gardaland, il draghetto Prezzemolo.
Non che il personaggio non riscuota l’apprezzamento del pubblico - la sua serie animata su Italia 1 è arrivata alla terza replica - ma, ahimé, il medium fumetto è reputato dalla nuova dirigenza “obsoleto”.

Prezzemolo chiude dopo dieci anni di pubblicazioni. Su internet, nei forum fumettistici, la notizia non desta un centesimo dell’indignazione che susciterebbe un refuso su un albo di Alan Moore. Anzi, diciamo che scivola via praticamente inosservata, nonostante l’accorato appello di Lorenzo De Pretto, autore di Prezzemolo con Giuseppe Ferrario, sul sito AF News.

A quanto pare, al di fuori del regno fatato di Gardaland Prezzemolo non esiste. Non esiste nonostante una tiratura di 35.000 copie a numero, e nonostante la testata si regga sul lavoro di più di una trentina di autori.

Poco importa che Prezzemolo sia a tutti gli effetti un albo a fumetti confezionato con tutti i crismi della professionalità. Per il pubblico dei superappassionati di fumetti, quelli che danno vita a forum e newsgroup in Rete, Prezzemolo ha la consistenza di un fantasma: una entità misteriosa che forse esiste, forse no, e in ogni caso non fa parte della nostra dimensione.

Perché? Il primo motivo che viene in mente è che - anche se a volte non si direbbe - il fandom è un mondo di adulti, e Prezzemolo è pensato per un pubblico infantile.
E intendiamoci, per un adulto non leggere Prezzemolo è più che legittimo. Non lo leggo neanch’io, in effetti. Ma sospetto che tutta questa indifferenza per il draghetto di Gardaland non sia una semplice questione di età anagrafica, e forse nemmeno di gusti estetici.

La mia sensazione è che Prezzemolo sia rimosso perché suscita nei fumettofili “duri & puri” (compresi quelli che scrivono su siti con ambizioni enciclopediche) sensazioni spiacevoli, e deve espiare le sue colpe.

Quali sono queste colpe? Semplice. Prezzemolo è un personaggio company owned, nato e realizzato su commissione, per scopi meramente commerciali. In principio non era neanche il personaggio di un fumetto, era un marchio. Quindi, non cambierà la storia del medium. Non diventerà un oggetto di culto generazionale. Non nobiliterà gli scaffali di nessuna libreria come potrebbe fare un volume di Sandman o di Corto Maltese. Nessuna delle sue storie porterà gli autori sul podio a Lucca o al Comicon, né sarà ristampata da Einaudi accanto alle opere di Pratt, Magnus, Pazienza.

La colpa di Prezzemolo è ricordare che il lavoro degli autori del fumetto non è quello favoleggiato in Rete, avvolto da una mitologia di bassa lega di derivazione rockettara, fatta di compiaciute dichiarazioni di intenti e di sparate provocatorie.

Prezzemolo ricorda oltraggiosamente all’appassionato/aspirante autore che il lavoro dell’autore di fumetti è spesso e prima di tutto - chi l’avrebbe mai detto? - un lavoro.

Un lavoro oscuro, lontano dai riflettori. Soggetto a numerose limitazioni nei contenuti e nella grafica. E, diciamo la verità, non esattamente ben pagato.

Meglio cacciare il fantasma, allora. Meglio rimuoverlo. A tutti i livelli. Meglio far finta che l’unica gavetta possibile per un aspirante autore sia quella dell’autoproduzione, sempre nobile ipso facto, perché scaturita da creatività genuina, dalla “passione”; una creatività libera dai vincoli del lurido, bieco “mercato”. E soprattutto - ma questo non si dice a voce alta - libera dal confronto con la professionalità.

Scrive Lorenzo De Pretto, comprensibilmente amareggiato: Non abbiamo mai detto “Non parlate mai di noi (autori, ndr)”. Piuttosto, lo ammetto, abbiamo pensato “Ma perché non parlano mai di Prezzemolo?”. In undici anni di edicola ci sarebbero stati più utili dei consigli e qualche incoraggiamento (visto che facevamo pubblicare anche tanti giovani autori) piuttosto che la totale indifferenza, che non è mai costruttiva.

E già. Perché occupare prezioso spazio web per recensire un albo di Prezzemolo? A chi interessa sapere chi lo scrive e chi lo disegna? Ovviamente, un volume di Wolverine offre maggiori appigli all’approfondimento critico (“Son of a bitch... SNIKT!”), così come l’intervista all’ultimo giovane eroe dell’autoproduzione (“I miei modelli sono Alan Moore e Jiro Taniguchi/ ormai la qualità di Dylan Dog è calata/ Il futuro è in Francia”, etc. etc.).

Comunque sia, per fortuna non è sempre vero che l’indifferenza uccide. Prezzemolo continua a vivere al di fuori del fumetto, nei cartoni animati e negli altri progetti che lo riguardano.

E rimane uno spazio anche per tentare di salvare la pubblicazione. Il sito non ufficiale di Gardaland ha promosso una petizione on line su petition on line, all’indirizzo


http://www.PetitionOnline.com/prezzy1/


Per saperne di più c'è il sito non ufficiale di Gardaland, che dedica ampio spazio a Prezzemolo: http://www.gardalandtribe.com/

2 commenti:

Redazione DOUbLe SHOt ha detto...

Concordo col buon Priccio :)

http://priccio.blogspot.com/2007/05/chiude-prezzemolo-e-sti-cazzi.html

☆♥ Laura Spianelli ♥☆ ha detto...

Alessio, è un bene che ci siano pareri diversi e Lorenzo ne ha uno suo come io rimango del mio.

Di tutta la faccenda, capisco che una testata che vendeva in edicola ora verrà chiusa e delle persone che ci lavoravano ora non ci lavorano più e, immedesimandomi nel disegnatore che perde il lavoro, io quella petizione l'ho firmata.Di tutte le polemiche che ne possono venire fuori pro prezzemolo, contro prezzemolo o pro/contro Medda, mi interessa ben poco,capisci che intendo??

Quindi a me sta benissimo che sia tu che Lorenzo non abbiate firmato la petizione o ci abbiate riflettuto arrivando a conclusioni diverse dalla mia, la petizione è libera per questo!!!